Una difficile vittoria europea che esalta le doti di fighter del nostro campione.
Ogni felicità è un capolavoro, ma la più piccola esitazione lo altera, ne diminuisce la brillantezza.
Devis
Boschiero è oggi un uomo felice. Ha ottenuto ieri sera, nell'
all’Ippodromo di Ponte di Brenta, una vittoria sudatissima, difficile,
per certi versi epica e giustamente la considera un capolavoro.
-Non
ho mai esitato. Volevo questa vittoria sopra ogni altra cosa e la
voglia di ottenerla non si è mai spenta, nemmeno quando ho constatato
di persona che aveva davanti un grande pugile come Frenois. Non ho mai
avuto paura di perderlo questo incontro. Invece, avevo paura di deludere
il pubblico, gli amici, la mia palestra e tanta gente che mi ha
dimostrato un grande affetto in quest'ultimo periodo. Frenois è un
signor pugile. Tecnicamente conosce tutti i colpi del repertorio. Io non
faccio mai paragoni e non mi documento più di tanto sui miei avversari,
a questo ci pensa il mio maestro Gino Freo e io poi mi affido
totalmente ai suoi consigli. Gino mi ha detto “è un osso veramente duro
ma se vuoi veramente vincere, ce la farai”. Così è stato. Intendiamoci,
il francese oltre che bravo tecnicamente era anche molto scorretto.
Senza fare polemiche, l’arbitro sembrava dalla sua parte. Lo ha aiutato
in due occasioni in modo clamoroso. Nella decima ripresa e nell’ultima,
quando era ko in piedi. Nella mia testa, dalla settima ripresa in
avanti, prefiguravo la vittoria. Mi sentivo forte e sicuro e queste sono
sensazioni che ti portano al successo. Il match era duro, non poteva
venirne fuori una lotta di fioretto. Io ero preparato magnificamente e
soprattutto sapevo di poter vincere. Ora avverto più di ogni altra volta
che il team che mi supporta è fondamentale. A parte il “grande Gino”,
abbiamo una squadra magnifica. Ryzzi è stato un dietologo formidabile.
Mi sono alimentato con una dieta ricca di proteine senza fare il minimo
sacrificio. Ho avuto un aiuto fuori dal comune da parte del mental–coach
Zanella. Nella testa avevo solo soluzioni vincenti che ho messo
facilmente in pratica. Come posso dimenticare Cristian Viola...Un amico
piu’ che un fisioterapista. E’ venuto in Giappone a sue spese per starmi
vicino. E poi la Piovese, il magnifico Gruppo Coppiello e tanti
altri che vorrei ringraziare di cuore. Non so se questa è la vittoria
più importante della carriera; certamente è preziosa come l’oro. Spero
ora che il mio grande manager Cherchi, con i suoi figli, mi procuri la
chance mondiale con Miura. Sono felice come non mai. Ho vinto con il
corpo e con la testa e questi successi ti aiutano anche a crescere
come uomo. Mi sento come qualcuno che ha fatto una cosa importante. E’
bello !-.
Devis Boschiero: Volevo fortemente vincere e ci sono riuscito! Sono felice
Una difficile vittoria europea che esalta le doti di fighter del nostro campione.
Ogni felicità è un capolavoro, ma la più piccola esitazione lo altera, ne diminuisce la brillantezza.
Devis Boschiero è oggi un uomo felice. Ha ottenuto ieri sera, nell' all’Ippodromo di Ponte di Brenta, una vittoria sudatissima, difficile, per certi versi epica e giustamente la considera un capolavoro.
-Non ho mai esitato. Volevo questa vittoria sopra ogni altra cosa e la voglia di ottenerla non si è mai spenta, nemmeno quando ho constatato di persona che aveva davanti un grande pugile come Frenois. Non ho mai avuto paura di perderlo questo incontro. Invece, avevo paura di deludere il pubblico, gli amici, la mia palestra e tanta gente che mi ha dimostrato un grande affetto in quest'ultimo periodo. Frenois è un signor pugile. Tecnicamente conosce tutti i colpi del repertorio. Io non faccio mai paragoni e non mi documento più di tanto sui miei avversari, a questo ci pensa il mio maestro Gino Freo e io poi mi affido totalmente ai suoi consigli. Gino mi ha detto “è un osso veramente duro ma se vuoi veramente vincere, ce la farai”. Così è stato. Intendiamoci, il francese oltre che bravo tecnicamente era anche molto scorretto. Senza fare polemiche, l’arbitro sembrava dalla sua parte. Lo ha aiutato in due occasioni in modo clamoroso. Nella decima ripresa e nell’ultima, quando era ko in piedi. Nella mia testa, dalla settima ripresa in avanti, prefiguravo la vittoria. Mi sentivo forte e sicuro e queste sono sensazioni che ti portano al successo. Il match era duro, non poteva venirne fuori una lotta di fioretto. Io ero preparato magnificamente e soprattutto sapevo di poter vincere. Ora avverto più di ogni altra volta che il team che mi supporta è fondamentale. A parte il “grande Gino”, abbiamo una squadra magnifica. Ryzzi è stato un dietologo formidabile. Mi sono alimentato con una dieta ricca di proteine senza fare il minimo sacrificio. Ho avuto un aiuto fuori dal comune da parte del mental–coach Zanella. Nella testa avevo solo soluzioni vincenti che ho messo facilmente in pratica. Come posso dimenticare Cristian Viola...Un amico piu’ che un fisioterapista. E’ venuto in Giappone a sue spese per starmi vicino. E poi la Piovese, il magnifico Gruppo Coppiello e tanti altri che vorrei ringraziare di cuore. Non so se questa è la vittoria più importante della carriera; certamente è preziosa come l’oro. Spero ora che il mio grande manager Cherchi, con i suoi figli, mi procuri la chance mondiale con Miura. Sono felice come non mai. Ho vinto con il corpo e con la testa e questi successi ti aiutano anche a crescere come uomo. Mi sento come qualcuno che ha fatto una cosa importante. E’ bello !-.
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